Saturday, November 19, 2005

 

Till death do us part

This morning I had a kind of a daydream while at work. It was more, well, sort of experiencing a different personality - which I don't really know how it feels.
I was shot forward to the last minutes of my life, felt it was time to say goodbye.

What follows is what I saw in my mind. What I smelled and felt. It's about my last goodbye to my man, an old husband or companion, father of my son, which I saw - imagined - thought was sitting on a rocking chair, inside the house, while I watched him from the porch. It's in italian, as it came flowing like a river from my head to my fingers. I'll work on an English version, even if I already know it'll be profoundly unsatisfactory...

Mani rugose pelle di pecora seccata al sole nodi e radici ginepro liscio scortecciato mignolo storto ancora più storto pelle che scura e giovane indugiava sul mio seno nei giorni dell'alba.

Mani mai ferme dipinte in anni senza sosta, tracce e solchi

Segni di morsi blandi, macchie d'erba mentre razzoli come un bimbo cadi perchè sai cadere l'enorme cane si diverte tenero bavoso ricciolo ti ama e io con lui.
Lasciarti lì sul prato tu l'enorme cane ricciolo nero i suoi salti i tuoi sorrisi, che privazione soddisfatta e deliziosa, incoscienza e perfezione.

Piccoli morsi pigolanti nei giorni maturi come mele, primavera piena d'adulto e il viso rotondo del cucciolo nuovo che ti guarda con i miei occhi e sorride del tuo sorriso. Manine artiglie sulle tue. Stavo discosta a guardarvi, col sottile piacere del creatore, pensiero universale di tigre ronfante ed il cucciolo al sicuro, il palpito che è germogliato dai tuoi morsi sul mio collo, ruggito e forza.

E ora eccoti lì leone placido col tuo regno intorno ruggirai ancora ma adesso chiudi gli occhi respira con me, respira per me per l'ultima volta.

Compi gesti consueti e così acquisiti che la mia mente completa per te quando non guardo, intento o accigliato o sonnolento.

Sento le tue ciglia battere il tuo sangue fluire i tuoi pensieri farsi densi prima che parli o mi chiami, ti so.
Indugio ancora a guardarti e il tuo respiro a distanza mi apre i polmoni mi soffi vento tiepido nell'inverno che si impiccia di noi, rude, tagliente.

Interra dei bulbi, ridi, invecchia ancora. Non essere altro. Non essere un altro. Osserva, singhiozza, dormi. Curami in te.

Ogni giorno adesso sarà diverso da quelli con me, nessuno è stato uguale, vado via nel primo ed unico distacco assenza dolore non voglio farlo non voglio smettere di essere e di esserci.

Mio vecchio ruvido meraviglioso amore di una vita, un ricordo ad ogni sguardo, non sollevare gli occhi e lascia che io vada, non accorgerti di me che ti spio ti ingoio ti stampo dentro ciò che di me resterà. Se tu mi guardi ucciderò Dio e nessuno mi porterà via da te

Mani segnate ginepro e noce tenetemi ancora un istante un minuto un altro mentre il fiato più freddo si spegne morire è un po' partire.. rideresti, tu, le mie parole farebbero affiorare i tuoi denti tra le labbra.

Ridi amore mio ridi per me fammi ballare nel tuo cuore dal pavimento lucido per ogni sera che ti resta, le tue mani saranno ancora grandi abbastanza e forti per ogni passo che faremo.

Velluto pane croccante bacio tiepido il pensiero di me ti sarà coperta e bastone.

Cristallino nell'assenza dove ogni cosa è stata noi.

Comments:
Cara...
So.....I went to google and used the "translate" from Italian to English.

It is hilarious and "naturalmente" I have no idea what your daydream was about.

Filippo aka RQM
 
Okay, something is crystal clear at the end of this post. Something is delicious and perfect. There are some memories about some lips and teeth...but can't get the rest. I will try to translate it with on a website too. Good idea, Red Quilt Maker. I'm on a mission now!

Ciao,
~Deb
 
ok.. you really made me feel guilty.. working on a translation!
 
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